27 agosto 2016

Io prima di te (film) - Jojo Moyes

ATTENZIONE! WARNING! ATTENTION!

Un post veloce per spammare a tutti i fans di IO PRIMA DI TE questo evento stupendo: http://www.teamworld.it/news/cinema/io-prima-di-te/day-partecipa-ai-pic-nic-milano-roma-torino-napoli/

Grazie a Team World per questa idea stupenda!

Ci vediamo il 3 settembre! Portate i fazzolettini!!
Serena

28 luglio 2016

Gli eredi di Atlas - Veronika Santiago



Trama


Come raggiungere un luogo che non è segnato sulla mappa? Che è qui, ma è anche lì? Che è dietro, ma anche davanti a te? Che è OgniDove? Ma soprattutto, come raggiungerlo se solo il tuo io più profondo, quello irrazionale, è a conoscenza di questo luogo?
Per poter raggiungere OgniDove, non ti resta che proseguire nella lettura di questo meraviglioso libro…


Recensione


Avevo proprio voglia di leggere un fantasy, ancora di più se ci sono in vista dei folletti dispettosi! Ho avuto l'opportunità di conoscere questa autrice grazie all'iniziativa proposta da Chiacchiere Letterarie e ne sono rimasta entusiasta!  
In particolare ho trovato stupenda l'idea di "catapultare" i nostri eroi in un mondo magico, ma pieno di insidie, e non i soliti "eroi di nascita". Curioso anche il fatto che non si conoscessero tra loro! 
Non vedo l'ora di continuare con gli altri tre volumi della saga per sapere come si evolverà la storia, ma soprattutto per conoscere meglio questi stupendi personaggi!

Intervista a Veronika Santiago

1) Self-publishing, perché? Prima di decidere per il self-publishing hai contatto delle case editrici? Hai chiesto pareri a parenti/ amici/altro?
La mia avventura come scrittrice è iniziata senza pretese, si è trattato più che altro di una sorta di sfida personale: “Vediamo se sono in grado di scrivere un libro”. Poi, anziché un libro, è venuta fuori una saga, ma questo è un’altra storia ;-) Fino ad allora avevo scritto solo pagine volanti, racconti, niente di strutturato, solo per il piacere di prendere la penna in mano e vedere dove mi portava la fantasia.
Quando ho finito il primo libro, dopo tutto il lavoro fatto, mi dispiaceva lasciarlo chiuso in un cassetto così ho provato a inviarlo ad alcune case editrici, ma solo perché non conoscevo un altro modo di proporlo. Le risposte le sto ancora aspettando… :-D :-D :-D
Pareri a parenti e amici li ho chiesti, ovviamente: in cuor mio ho sempre saputo che i loro commenti erano bonariamente fuorviati dall’affetto, ma all’inizio avevo bisogno di un po’ di incoraggiamento.
Poi finalmente ho scoperto il self-publishing e questo mi ha dato modo di mettermi in gioco, vedere come poteva essere percepito il mio lavoro, comprenderne punti di forza e debolezze: in altre parole, capire se ne valeva la pena o se era meglio continuare ad accumulare pagine su pagine in un cassetto.

2) Quanto tempo è passato dall’idea della storia da raccontare alla scrittura dell’ultima parola del primo volume?
Considerando che era il primo libro (e che ho un lavoro a tempo pieno), non molto devo dire, forse un anno, un anno e mezzo al massimo. Scrivevo quando potevo, senza una tabella di marcia o tempi di stesura prefissati. Il vero lavoro è iniziato a libro finito. L’inesperienza mi aveva portato a una serie di errori banali, ingenuità da principiante: se riprendo in mano oggi la prima stesura, mi si accappona la pelle. Così ho iniziato a riscriverlo, capitolo per capitolo: quello è stato un lavoro un po’ più lungo. Dopotutto non si può pretendere di nascere e volare, no? Con i libri successivi infatti è stato tutto molto più semplice e veloce.

3) Quali consigli daresti a chi ha qualcosa da raccontare, ma ha bisogno di qualcuno che lo sproni?
Chi ha qualcosa da raccontare deve solo scrivere. Si impara con il tempo e con l’esperienza. Ci sono tanti bravi editor e correttori di bozze che possono aiutarti a migliorare lo stile, ad affinare il testo, a evitare di cadere in errori ingenui, a tagliare parti inutili (questa è la fase più dura all’inizio). Il self è un buon modo per farsi le ossa. Impegnativo, senza dubbio: c’è da curare il libro in ogni sua parte, dall’editing alla copertina, occuparsi della pubblicazione sulle piattaforme, fare promozione. Ma consente di maturare esperienza a trecentosessanta gradi, acquisire consapevolezza, farsi conoscere e migliorare.

4) Hai qualche altra storia nel cassetto?
Ho un sacco di altre storie stipate nel cassetto, o per meglio dire, nella testa: loro sgomitano e non vedono l’ora di uscir fuori, e io purtroppo non riesco a trovare il tempo per star dietro a tutte. Il prossimo lavoro a cui metterò mano sarà una saga epic fantasy da scrivere a quattro mani con mio marito, un progetto ampio con tante ambientazioni diverse, molti personaggi e relative microstorie. Un’altra idea che mi frulla nella testa è un distopico, ma per ora ho solo definito la storia di base. E poi chissà, magari un giorno torno a fare un salto sull’isola di OgniDove.

5) Tornassi indietro, cambieresti qualcosa? Se sì, per quale motivo?
Se potessi tornare indietro, rifarei le stesse scelte, ma aspetterei a pubblicare. Mi sono resa conto che libro dopo libro sono migliorata (soprattutto nei dialoghi e nel ritmo della storia). Probabilmente se avessi aspettato la fine della saga prima di pubblicare avrei rimesso mano al primo libro per portarlo al livello degli altri tre. Ogni tanto mi viene ancora voglia di farlo… poi penso a tutte le altre storie che sono in coda ad aspettare di essere raccontate e penso: “Forse ora è il loro turno”.

6) Come mai Duncan ha bisogno di vedere nel sogno la sua amata, prima di prendere una decisione? Inoltre, è davvero sicuro di aver scelto, oppure è solo un tentativo di ripercorrere i passi del suo antenato?
Duncan all’inizio teme di essere un pericolo per gli Eredi e gli abitanti di OgniDove, a causa dei suoi sogni del passato, dove scopre che la distruzione di Atlas è avvenuta per mano di Ulkart. Vedere il lato umano dell’ultimo Reggente del Fuoco lo persuade di avere una possibilità di redenzione: se Ulkart non era stato solo un mostro, come aveva sempre creduto, forse anche per lui c’era ancora una speranza.
Per quanto riguarda la seconda domanda: hai presente il primo amore? Quando la storia finisce e sei convinto che non riuscirai mai più a provare un sentimento tanto forte? È questo ciò che succede a Duncan: la prima volta che conosce l’amore, lo fa attraverso Ulkart e non riesce a immaginare di poter amare qualcun’altra se non lei.

7) Duncan combatte una guerra interiore più violenta di qualsiasi battaglia, è il più forte, ma si può dire che sia anche il più “debole” perché non riesce ad affrontare le sue paure con qualcuno?
Ogni Erede, non solo Duncan, dovrà affrontare le proprie paure e debolezze prima di riuscire a far emergere l’eredità di Atlas che gli consente il dominio sugli elementi. Qualcuno ci riuscirà un po’ prima di altri, ma si tratterà di battaglie che ognuno di loro dovrà affrontare, prima o poi, fino a scoprire che il vero potere non è dato dalla forza ma dalla consapevolezza. Saranno quindi le loro scelte, e non le armi, a fare la differenza nelle sorti della battaglia.
Ogni libro della saga è dedicato a uno dei protagonisti della storia: ad Aisha “Gli Eredi di Atlas”, a Duncan “Il Varco dell’Apocalisse”, a Dean “La Tempesta del Tempo” e infine ad Aurora “I Manoscritti del Destino”.

8) Perché solo Aisha vede le creature fantastiche?
Tutti gli abitanti di OgniDove vedono gli spiriti di natura in quanto discendenti dei superstiti di Atlas. Tra gli Eredi, Aisha non è l’unica a vederli, è solo la prima che riesce a farlo. Sognatrice, testarda e piena di fiducia nel mondo, è anche naturalmente predisposta a credere in ciò che non si vede: così riesce in modo quasi spontaneo a superare quel velo che impedisce agli esseri umani di entrare in contatto con gli elementali. Ma non solo: gli spiriti di natura possono decidere se farsi vedere o meno. I folletti nutrono subito simpatia per Aisha e decidono di addensarsi abbastanza per presentarsi. Nel primo libro conosciamo solo i folletti, ma nel corso della saga entreranno in gioco anche silfidi e ondine, fate e salamandre.
Lascio un link a un post con qualche curiosità su Prias e compagni, ovvero quando i personaggi nascono per caso e alla fine non riesci più a farne a meno…


9) Perché gli abitanti di OgniDove, superstiti di Atlas, non vivono al castello, ma a VillaPetra?
VillaPetra è il cuore pulsante di OgniDove, oltre ad essere in una posizione strategica sull’isola, possiede caratteristiche uniche. Il castello, soprattutto all’inizio, è sfruttato solo per la fucina, l’armeria e come luogo di addestramento: è la zona dell’isola dedicata al Fuoco, così come lo sono l’Altopiano dei Menhir per l’Aria, il Tempio per la Terra, la spiaggia e il faro per l’Acqua e lo Sperone dell’Etere per la quintessenza.

SPOILER ALLERT: l’Etere è sia maschio sia femmina, o meglio nessuno dei due, quindi rappresenta insieme i due Eredi?
Diciamo di sì. L’Etere è l’elemento più enigmatico della saga, così come lo sono i suoi Reggenti e rispettivi Eredi. L’esistenza di Angel è un’anomalia, lo si capirà meglio nel secondo libro.


Grazie Veronika che mi hai permesso di leggere la tua opera! Buona fortuna!

A presto
Serena


Adotta un emergente



23 giugno 2016

Recensione: Il riflesso dell'anima, Leda Muraro

"Mancava il tempo che scandisce la vita permettendo di viverla"
[pag. 80]

TRAMA - Due epoche contrapposte, il 1955 e i giorni nostri, ma sempre lo stesso personaggio principale, Lorenzo.
Cosa succede se, al mattino, con fatica cerchi di aprire gli occhi per affacciarti ad un nuovo giorno, e scopri in realtà che sta per iniziare un incubo? Vorresti solo chiudere gli occhi ed escludere il mondo... la verità... l'incertezza dovuta al fatto di non sapere cosa sia successo quella note del 1955 quando, per amore, rinunci all'amore stesso.

GENERE - Romanzo, ma sicuramente non fantasy, perché tutto ciò che viene narrato può succedere.

RECENSIONE - Quando ho detto all'autrice che finalmente ero riuscita a recuperare il suo libro (fuori catalogo), lei quasi si è scusata per "l'ingenuità" dovuta alla sua giovane età all'epoca della pubblicazione. Questa volta non sono d'accordo con lei, questa storia mi ha riscaldato molto il cuore. Sono sicura che un amore così forte non si possa dimenticare, nemmeno in seguito ad una malattia.
Ci sono certe volte in cui va tutto storto e si vorrebbe solo dimenticare, spesso per evitare di soffrire. Ma è davvero così? Si smette veramente di soffire se si dimentica? Oppure si inizia a star male proprio per il fatto di aver dimenticato, di non avere una storia da raccontare ai nipotini, di non aver vissuto davvero quella che sembra essere la tua vita.  
Forse il motivo per cui scriviamo diari, immortaliamo dei momenti in una fotografia o in un filmino, o riempiamo di piccole cose (spesso insignificanti per gli occchi di un altra persona) la "scatola dei ricordi", è semplicemente per non dimenticare... oppure per lasciare traccia del nostro passaggio alle generazioni future, come un'impronta sulla sabbia.
Personalmente tengo molto ai ricordi, probabilmente dovuto a una buona dose di romanticismo, caratteristica del mio carattere. Ho sempre scritto diari, ho una scatola dei ricordi, conservo i biglietti del cinema, anche quelli sbiaditi e, come se ci fosse bisogno di dirlo, adoro scattare fotografie! Devo ancora migliorare l'aspetto della condivisione dei ricordi, ma lentamente miglioreremo!
E tu, caro lettore, quanta importanza dai ai ricordi???

"No, non svaniranno mai
Resteranno sempre i tuoi
Soltanto tuoi

Ricordi di un anno
Momenti che ti lasciano
Un sorriso ancora in più
Ricordi bellissimi
Pensieri e sensazioni che ti danno
Ricordi"

[Ricordi, Finley]

In conclusione, sono davvero contenta di essere riuscita finalmente a recuperare questo libro (grazie a La mente affilata), un libro da 5 stelline.

Leda, a quando il prossimo???!!! Grazie per le tue parole e la tua compagnia chi mi fai tramite youtube! Te l'ho già detto, con poche parole sai raccontare una piccola trama di un libro, o un posto da visitare, o un evento un pochino macabro, in una storia ammaliante, coinvolgente e unica. Grazie

LINK di Leda Muraro:
Blog 

A presto,
Serena

08 giugno 2016

Organizzazione libri in ebook

"Non sono disordinata... Il mio è un ordine sparso!"

Quante volte hai sentito questa frase, o addirittura l'hai detta tu stesso??? Ebbene, in un'epoca molto lontana l'ho detta anche io alla mia mamma quando, per l'ennesima volta mi spedisce in camera a riordinare perché, dopo un tonfo inequivocabile, il cassetto della scrivania ha deciso che era più comodo il pavimento...

Per rimanere in tema con i post pretendi vorrei iniziare questa nuova categoria con una soluzione per tenere organizzati i libri in ebook. Sul lettore digitale sono organizzati in modo molto semplice: una categoria per autore, rinominata con prima il cognome. Quindi ad esempio i libri Jane Austen saranno tutti all'interno della cartella 'Austen J'.
E fino a qui abbiamo una certezza. Ma sicuramente arriva un momento in cui ne hai accumulati talmente tanti (e altrettanti ancora da leggere) che non sai più dove trovarne uno in particolare perché non ricordi il titolo, oppure l'autore, o addirittura se quel libro sia già presente nella libreria (e qui siamo messi male!!!).
Inizialmente avevo creato un file in Excel con i titola uno sotto l'altro, raggruppati per autore, e in ordine alfabetico. Tutto perfetto finché dura. Basta un nuovo libro per scombussolare tutto l'elenco, dover riordinare le righe, dover stampare di nuovo la lista, ecc.... E magari dopo una settimana dover rifare l'operazione perché la famiglia si è allargata.
E poi l'idea (banale!!!) arriva mentre compilavo un prestito in biblioteca! Eureka! Così tornata a casa ho cercato un po' su Google e sono inciampata in questo software che permette di organizzare la libreria, proprio come una biblioteca! È gratuito ed è in italiano! Si chiama BookDB2.


Un nuovo arrivato non mi spaventa più! In pochi click è insieme agli altri e l'elenco è sempre aggiornato! Si può stampare, salvare come html, e creare backup in caso di perdita dei dati. Funzionalità ancora più importante, però, la possibilità di ricercare un testo conoscendo il titolo (o parte di esso) o l'autore. È inoltre possibile tenere sotto controllo eventuali prestiti di volumi.
Insomma, sono davvero entusiasta! Lascio il link dell'articolo al fondo del post!
E tu, caro lettore, hai qualche soluzione per non tenere sotto controllo tutti i libro e, soprattutto, per trovarli velocemente??!! Lasciami un commento qui sotto!

LINK articolo: Salvatore Aranzulla
LINK programma: BookDB2


A presto
Serena

29 maggio 2016

Recensione: Stardust, Neil Gaiman



"Si mise a contemplare le stelle, che gli parvero ballerine maestose e leggiadre, impegnate in una danza complessa e quasi inesauribile. Immaginò di vederne il volto: erano pallide e sorridevano aggraziate, come se avessero trascorso così tanto tempo sopra il mondo, a guardare le fatiche, le gioie e i dolori dell'umanità, da non poter fare a meno di divertirsi ogni volta che un altro piccolo essere umano si credeva il centro dell'universo, proprio come succede a ognuno di noi."
[pag. 76]


TRAMA -  Tristan Thorn è un giovane che abita in un paesino di nome Wall ai confini di un mondo fatato e incantato, Faerie, "protetto" da un muro. Solo ogni nove anni è permesso ai cittadini di attraversare il muro per assistere a un grande mercato e per incontrare le createure fantastiche. 
Una notte il nostro giovane protagonista promette alla ragazza che ama di portarle in dono la stella che hanno visto cadere insieme, per poi chiederla in sposa. Tristan Thorn parte quindi per il suo viaggio alla ricerca della stella caduta, attraversando il muro. Per scoprire tutte le sue avventure, caro lettore, non ti resta che attraversare il muro con Tristan, ti assicuro che sarà un buon compagno di viaggio.

GENERE - High fantasy. Caratteristiche:
* l'eroe è spesso un ragazzo sprovveduto: Tristan rappresenta perfettamente la categoria;
* il protagonista non è mai completamente solo: Tristan sarà aiutato da più persone, come il padre, un omino peloso, un albero/ninfa, ecc.;
* ambientazione ben precisa, fatta di mappe, di date, periodo storico medievale: il villaggio di Wall e di Faerie sono dei villaggi medievali;
* le guerre: questo è un elemento non troppo approfondito, sono marginali, toccano pochi soggetti, e sono veloci. Questo è il punto su cui il film si discosta maggiormente;
* la magia spesso è la causa del potere sia del Bene sia del Male: infatti Faerie è un villaggio incantato.

FILM - Nel 2007 è diventato un film, diretto da Matthew Vaughn, sebbene sono molteplici le differenze, ma merita comunque di essere visto.

RECENSIONE - Avevo visto il film molto tempo fa e mi aveva subito colpita, tanto da rivederlo qualche giorno più tardi. E poi, al Salone Internazionale del libro, mentre cercavo un altro testo tra gli scaffali lo vedo e la mia mano non è riuscita a fermarsi, tanto che sono andata direttamente in cassa, solo dopo ho concluso il giro dello stand.
L'autore, per ogni capitolo, non indica un titolo, usa semplicemente "Uno", "Due", ecc., ma la particolarità è che inserisce una riga di riassunto del capitolo, che spiega di cosa parlerà, cosa succederà, e ti incuriosirà a continuare la lettura.
Nel complesso direi 4,5 stelline su 5, e te lo consiglio!

E tu, caro lettore, l'hai già letto? Hai già affrontato questo autore? Per me era la prima volta e vorrei un consiglio su un suo prossimo libro! Fammi sapere nei commenti!
A presto
Serena

24 maggio 2016

Salone internazionale del libro 2016

Un piede davanti all'altro per fare un passo. Un piede davanti all'altro per metterti in fila. Un piede davanti all'altro per essere dentro al Salone Internazionale del libro a Torino.


Dal 12 al 16 maggio 2016, a Torino, si è svolta la 29° edizione del Salone Internazionale del Libro. Sono stati venduti 127.596 biglietti, un super traguardo se si pensa che Torino ha circa 870 mila abitanti. 
Non ero mai stata a questo evento, e purtroppo sono riuscita ad andarci solo mezza giornata, ma ho già deciso che il prossimo anno, se potrò, sarò là tutti i giorni! Perché in così poco tempo, sono riuscita appena a guardare i vari stand, e non ho potuto seguire le conferenze ed incontrare gli autori (anche se una l'ho incontrata, ma vi dirò tutto in un altro post!). Inoltre avrei tanto voluto esserci alla cerimonia di chiusura...
Nel padiglione 5 quest'anno hanno allestito il Terzo Paradiso, di Michelangelo Pistoletto, che ha come simbolo una riconfigurazione del segno matematico dell'infinito:

Il primo cerchio rappresenta gli esseri umani totalmente integrati nella natura, mentre l'ultimo cerchio raffigura il paradiso artificiale, sviluppato dall'intelligenza umana. Mentre il cerchio centrale è il grembo generativo di nuova umanità, che unisce i due poli. Il Terzo Paradiso significa il passaggio ad un nuovo livello di civilità che assicura la sopravvivenza. I temi principali sono il riciclo e la sostenibilità ambientale. Infatti, a tal proposito, al Salone Internazionale del Libro è stato allestito questo simbolo con il contributo di 10.000 libri salvati dall'oblio e dal macero, in perfetta coerenza con i temi illustrati.
Dopo la conferenza di chiusura, il pubblico è stato invitato a spostarsi nell'area allestita per il Terzo Paradiso. Qui sono stati distribuiti questi 10.000 libri, contrassegnati da uno sticker disegnato da M. Pistoletto stesso, rimettendoli in circolo e dando loro una nuova vita, proprio come suggerisce l'idea del "doppio infinito".

In conclusione, quindi, cari lettori ci rivedremo il prossimo anno, dal 18 al 22 maggio 2017, alla trentesima edizione del Salone!
Ricordati di lasciare un commento! A presto!
Serena

23 maggio 2016

Book challenge 2016 Chiacchiere Letterarie

Questo lungo viaggio immobile che chiamiamo leggere.
(Guy Goffette)

Buongiorno cari lettori, eccoci al primo post di questo blog.
Sono sempre stata una buona lettrice, adoravo perdermi tra le pagine di un buon libro, vedere posti nuovi e sviluppare la mia fantasia, ma ho sempre letto più o meno gli stessi generi. Nell'ultimo anno e mezzo ho iniziato a conoscere nuove persone con il desiderio di condividere la loro passione per i libri (di tutti i generi) e così mi sono imbattuta anche in Taika ed Ielenia, di Chiacchiere Letterarie. Queste due ragazze, ad inizio anno, hanno dato avvio a una book challenge, e, con l'intento di spronarmi a leggere qualcosa di diverso dal mio solito, ho deciso di partecipare!
http://www.chiacchiereletterarie.it/page.php?7
Trovo positivo il fatto che posso scegliere io il libro da leggere, non ho dei titoli imposti, ma solo delle categorie, quindi ho un margine di scelta!

Ecco l'elenco dei libri che ho già letto:
35) Un libro scritto da un autore della tua regione: Ce l'ho messa tutta, Mauro Aimassi
3) Un libro consigliato da uno sconosciuto: Una spola di filo blu, Anne Tyler (consigliato da Leda Muraro)
13) Il primo volume di una serie di fumetti/manga: Nana (vol. 1), Ai Yazawa
6) Un libro che hai abbandonato: Emma, Jane Austen
31) Una novità: Nei tuoi occhi, Nicholas Sparks
25) Un libro con un nome proprio nel titolo, Matilde, Roald Dahl
44) Un audiolibro: Alice nel paese delle meraviglie, Lewis Carroll
49) Un libro Inside Out (con sentimenti in primo piano): Quando cadrà la pioggia tornerò, Takuji Ichikawa
36) Un libro di cui ti attrae la copertina: La figlia dei ghiacci, Matthew Kirby
42) Un libro con "protagonista" la musica: Quando all'alba saremo vicini, Kristin Harmel
45) Un libro scritto da un giovane autore italiano: Te lo dico sottovoce, Lucrezia Scali
37) Una rivisitazione: Life and Death, Stephenie Meyer
14) Un libro di attualità: Stanza, letto, armadio, specchio (Room), Emma Donoghue
In più, prima di iniziare la challenge avevo già letto Le ali della vita, Vanessa Diffenbaugh.

Le recensioni di questi libri le puoi trovare sul mio profilo di aNobii.
Ricordati di lasciare un commento!! A presto!!
Serena